Differenze tra osteopata e fisioterapista

20-04-2018 23:33 -

FISIOTERAPISTA

"Il fisioterapista è l´operatore sanitario, in possesso del diploma universitario abilitante, che svolge in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione nelle aree della motricità, delle funzioni corticali superiori, e di quelle viscerali conseguenti a eventi patologici, a varia eziologia, congenita od acquisita" (definizione Ministero della Sanità).

Spesso il suo lavoro è orientato alla cura della sintomatologia locale essenzialmente a seguito di un intervento chirurgico o di un trauma importante (per esempio: protesi dell´anca o distorsione alla caviglia). Il fisioterapista focalizza maggiormente i propri trattamenti sulle zone interessate dal dolore con l´obiettivo di ripristinare l´area che presenta la sintomatologia.

Sono frequenti le collaborazioni con altri professionisti quali ad esempio fisiatri e ortopedici ma anche osteopati, per favorire percorsi di recupero più idonei e funzionali. Molti fisioterapisti collaborano, inoltre, in ambito sportivo, per ridurre i rischi di infortunio degli atleti e ottimizzare i tempi di recupero.
Durante il trattamento, il fisioterapista può utilizzare terapie fisiche (es. tecar terapia, laser, ultrasuoni), manuali e occupazionali.
Percorso formativo: Per diventare fisioterapista bisogna conseguire la laurea breve di 3 anni. Percorsi erogati esclusivamente da strutture universitarie.
Il fisioterapista è una figura sanitaria riconosciuta in Italia.


OSTEOPATA

L´osteopata ricerca principalmente le cause che hanno generato il problema. Il professionista non si sofferma esclusivamente sulla zona che presenta la sintomatologia ma, considera il corpo nella sua globalità – valutando i vari sistemi, che possono concorrere al dolore dell´assistito – e ripristina attraverso la manipolazione osteopatica i processi di autoguarigione e autoregolazione che sono presenti nel nostro corpo. Attraverso le tecniche manipolative osteopatiche si agisce anche sul sistema nervoso neurovegetativo dando un´informazione ottimale per accelerare i progressi di salute del paziente.

L´osteopatia ricopre un importante ruolo in ambito preventivo, inoltre si inserisce particolarmente bene in contesti specifici quali quello sportivo, posturale, muscolo scheletrico, pediatrico, odontoiatrico e nella donna in gravidanza. Spesso l´osteopata collabora con medici specialisti e fisioterapisti per gestire al meglio percorsi di cura integrati o con preparatori atletici o esperti del movimento per migliorare le performance sportive e ridurre il rischio d´infortunio.

L´osteopata non utilizza macchinari per i trattamenti, si serve esclusivamente dell´approccio manuale, sia per la valutazione che per il trattamento. In fase di valutazione iniziale, ricerca l´origine del problema mediante palpazioni e un´analisi posturale. Tramite manipolazioni manuali osteopatiche (sinteticamente in strutturali, fasciali, cranio sacrali e viscerali) interviene sulla funzione dei vari sistemi del corpo, riducendo la "spesa energetica" e i compensi che il corpo del paziente è costretto ad utilizzare per non percepire il dolore.

Percorso formativo: Per diventare osteopata bisogna conseguire il D.O. – Diploma di osteopatia seguendo percorsi specifici in base alla formazione di partenza: dopo il conseguimento del diploma di scuola media superiore è previsto un corso di 5 anni di studio full time; in caso di laurea sanitaria è possibile accedere al corso di 5 anni di studio in modalità part time; infine coloro che hanno conseguito una laurea in Scienze Motorie, Farmacia o Biologia possono iscriversi al corso di 5 anni full time con esoneri (Criteri di ammissione per le scuole aderenti al R.O.I. – Registro degli osteopati d´Italia). Attualmente i corsi di osteopatia in Italia sono erogati da centri di formazione privati.